Dall’interesse per il passato alla scoperta di un sapore autentico e mediterraneo: il viaggio entusiasmante di Giuseppe e Milena Falabella attraverso la storia del borgo antico di Lagonegro.
Nel 2012 inizia l’illuminante e appassionato viaggio di Giuseppe e Milena Falabella, un’odontoiatra e un avvocato e giudice tributario. Con il prezioso contributo di altri amici fondano l’Associazione culturale ‘A Castagna Ra Critica’, che da subito diventa un luogo ideale di confronto, scambio di idee, ricerca storica, progettualità continua orientata alla riscoperta della interessante storia, cultura, arte, tradizione e delle personalità che nei secoli hanno lasciato un segno inequivocabile, nel succedersi degli avvenimenti del borgo della Valle del Noce: Lagonegro. E riscoprono una comunità vivace e vitale, oggi come ieri, nel rapporto quasi simbiotico con il Regno di Napoli.
Tra le atmosfere dei vicoli del centro storico, fantasticando e discutendo con gli amici, interrogando le persone più anziane quale memoria storica del luogo, maturano anno dopo anno progetti culturali di estremo interesse. Tra questi L’Arte di dar da pranzo, una coinvolgente immersione nella tradizione culinaria dei monaci della Certosa di Padula – “cuore dell’ambiente domestico” – realizzata in collaborazione con il Prof. Giuseppe Aromando. Il progetto Lagonegro Opera Festival, volto a ricordare la notorietà del borgo nella grande opera lirica degli ultimi decenni del Settecento. A dimostrarlo le citazioni presenti nei libretti musicali delle opere giocose di Wolfgang Amadeus Mozart e Pasquale Anfossi. Tra queste si ricorda La Finta Giardiniera, rappresentata a Roma nel 1774 – con musiche di Pasquale Anfossi – ed ambientata nei possedimenti del Podestà di Lagonegro, Don Anchise. La creazione dell’itinerario turistico denominato A caccia delle erbe volanti, un percorso turistico, botanico, naturalistico, artistico, enogastronomico tra le antiche mura di Lagonegro. E molti altri. Nel tempo l’intenso impegno dà un contributo considerevole al recupero dell’identità, del senso di appartenenza, e vivifica l’immagine del borgo allontanando via via l’ombra dell’anonimato e dell’oblio.
Dalla ricerca storica e dalla lettura dei documenti del passato, Giuseppe e Milena Falabella vengono a conoscenza del viaggio straordinario – iniziato alla fine dell’Ottocento – dell’imprenditore lucano Luigi De Maio il quale, riscoprendo le proprietà botaniche e aromatiche delle erbe officinali del Monte Sirino, giunse alla formula de Il Nettare del Sirino, un liquore che diventerà di grande fama nel Mezzogiorno d’Italia. Il successo del prodotto lo portò a sperimentare nuovi mercati fino a giungere, nel 1906, all’Esposizione internazionale di Milano. Nella sezione speciale dedicata alla Basilicata – la Mostra collettiva – Il Nettare del Sirino trovò la sua mostra regale insieme ad altri prodotti, dei più ricercati ed originali (cappelli, tessuti, saponi, oggetti realizzati in legno).
E’ in questo scenario e in onore del brillante passato del borgo di Lagonegro che si fa sempre più viva l’idea di produrre un liquore dal gusto speciale: Nives Elixir di Lagonegro. Nel 2020 Giuseppe e Milena Falabella fondano la Società FraNik e iniziano la produzione di quella formula perfetta, a cui sono giunti dopo anni di ricerca.
La conoscenza dell’imprenditore lagonegrese De Maio, ispira fortemente Giuseppe e Milena Falabella nel loro lavoro di ricerca sull’antica ricetta. Decisi a volersi occupare della produzione di un liquore, quale elisir dalle proprietà benefiche, spostano il loro interesse sull’eccezionale valore botanico delle erbe officinali del Monte Sirino. Inizia un lavoro ininterrotto di censimento delle erbe – con la consultazione di farmacisti ed erboristi – e di sperimentazione dei gusti, dei dosaggi e degli abbinamenti per giungere all’alchimia perfetta. La genziana, definita dai lagonegresi “regina del Sirino”, diventa la nota distintiva della formula originale, che i fondatori conservano gelosamente.
Le caratteristiche delle erbe officinali si intrecciano con la storia millenaria e con la spiritualità che permea le valli e gli altipiani del Monte Sirino, dove dal 1629 si erge il Santuario della Madonna della Neve. E’ dalla devozione religiosa che nasce l’idea di dedicare alla ‘Vergine della Montagna’ le specialità dell’elisir. Lo spirito religioso e l’aura di sacralità arricchiscono il valore simbolico delle erbe, che nei secoli sono state trattate come taumaturgiche. Gli antichi abitanti del lagonegrese – come riferiscono le diverse testimonianze trasmesse oralmente – erano soliti bollire le erbe raccolte sul Monte Sirino per farne dei decotti, riconosciuti come terapeutici e guaritori.
Il progetto di Nives Elixir di Lagonegro prosegue nello studio per la realizzazione di una bottiglia dal design inconfondibile, moderno e al passo con i tempi. L’incontro tra i fondatori e il creativo Pino Colonna di Altamura conduce all’ideazione di una forma stilizzata e dai colori moderni, con un design che riesca a distinguersi in una varietà di prodotti già noti sul mercato delle produzioni di liquori e distillati.
#beviconresponsabilità
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